Per l'invio di EP, demo o full-length contattatemi a questo indirizzo: marco-gattini@hotmail.it

sabato 30 marzo 2013

Necrowretch - Putrid Death Sorcery






Year: 2013
Genre: Old School Death Metal
Label: Century Media Records
Sounds Like: Obituary, Autopsy, Entombed
Sentence: Influenced by Old 90's (7,5)

I Necrowretch, dopo svariati demo ed ep debuttano nel 2013 con il loro primo full-lenght intitolato "Putrid Death Sorcery" e già dal titolo intuiamo che si tratta di un album tipico dell'oramai Death Metal che sta sempre più passando di moda. Infatti questi ragazzi suonano dell'ottimo Old School Death Metal, grezzo, cattivo, violento, come ogni album vecchia scuola dovrebbe essere. Ma entriamo nei particolari; già dalla prima track "Ripping Souls Of Sinners" si capisce che questi francesi non scherzano; tremolo picking, voce tagliante come un rasoio, batteria martellante ed inoltre basso che (è sicuramente uno dei punti di forza) sfrutta linee non troppo complesse, ma comunque di grande impatto. Da citare oltre questa c'è la title track, che inzia con quel growl cattivissimo e putrido come dice il nome per poi cadere in un ritornello fatto sputato da band degli anni 90! Insomma, questi tre ragazzi ci sanno davvero fare! Per quanto riguarda le altre canzoni non c'è molto da dire, bene o male procedono tutte sulla stessa linea e non ce n'è una che spicca sulle altre, si somigliano un po' tutte. Fatto sta che "Putrid Death Sorcery" è un album davvero ben fatto, non è da tutti sfornare un lavoro del genere nel 2013, certo i riff non sono dei più originali, ma secondo me vale la pena ascoltarlo, soprattutto per i più appassionati del genere.
p.s. l'artwork è un vero spettacolo per gli occhi!

-Alessio





venerdì 29 marzo 2013

Blessed Dead - Promo 2013






Year: 2013
Genre: Brutal Death Metal
Label: Independent
Sounds Like: Deicide, Immolation, Criptopsy
Sentence: Ready for the full-length (7)

Dopo aver debuttato con una demo nel 2010 ed un Ep nel 2012, i Blessed Dead tornano nel 2013 con una promo che sarà l'antipasto del primo vero album che questi ragazzi di Brescia faranno uscire prossimamente. Che dire? Bé, parliamo solo di due song (più una intro) ma che già ci fanno intuire che sarà un disco devastante e difficilmente avremo il tempo di prendere fiato ascoltandolo. Ma per quanto riguarda la promo che stiamo analizzando, i pezzi presentano un riffing graffiante tipico del Death più cattivo e tetro, growl cavernicolo con una timbrica davvero impressionante e drum smartellante che non lascia tregua per i 6 minuti circa di durata. I rimandi a gruppi di fama mondiale come Immolation o Deicide sono da citare, anche se i Nostrani non hanno proprio nulla da invidiargli. Si intravedono netti miglioramenti rispetto ai lavori passati e una produzione di altissima qualità (non a caso Fear Studio non poteva creare un prodotto di bassa qualità), anche se i complimenti vanno fatti tutti alla band in questione. Ma vediamo i pezzi; come già detto prima, oltre alla intro troviamo "To Feel You In Agony" e "Miss Bloody Pain" ticipi brani sbudella-ossa Brutal Death Metal, che oramai la tradizione americana ci ha trasmesso in pieno.
Non vedo l'ora di recensire il prossimo lavoro di questa band orgoglio italiano. Assolutamente pronti per il full-length!
p.s. Ringrazio Shon dei Blessed Dead per avermi passato tutto il materiale necessario.

-Marco







mercoledì 27 marzo 2013

Hypocrisy - End of Disclosure






Year: 2013
Genre: Melodic Death Metal/Swedish Death Metal
Label: Nuclear Blast
Sounds Like: In Flames(old)
Sentence: The usual grand album of Hypocrisy (8,5)

Son passati quattro anni dall'ultima uscita degli Hyocrisy (A Taste of Extreme Divinity), album decisamente più heavy/thrash rispetto a questo "End of Disclosure", che al contrario risulta essere molto più melodico e azzeccato. La dodicesima fatica di questa eccezionale band inizia con la title track, che a mio parere è una delle più belle in assoluto. Poi si susseguono 8 tracce più una bonus track, di cui una (The Return) con una intro di chitarra pulita che ti fa rabbrividire. Da citare oltre questa, c'è "Tales of Thy Spineless" con un riff centrale che ancora ho in testa. Sarebbe inutile citare altre tracce, dato che la vera bellezza si coglie ascoltandolo tutto di un  fiato, anche se per i più diffidenti un ascolto potrebbe non bastare. Ho decisamente fatto fatica a trovare in altre band un suond simile e infatti non ci sono proprio riuscito, anche se analizzando bene i primi In Flames ovvero i primi 2 album (Lunar Strain e The Jester Race) possiamo carpire qualcosa dagli stessi Hypocrisy (del resto sono band dello stesso  paese, nate più o meno negli stessi anni). Peter Tägtgren e company sono riusciti a sfornare un altro disco che sarà ricordato, l'ennesimo. C'è poco da scrivere o dire, quando un album è bello, troppi aggettivi potrebbero sembrare riduttivi. Una band storica del Swedish Death Metal che ti presenta un lavoro così nel 2013 non può che far  piacere alle vostre orecchie. Tuttavia non stiamo parlando di masterpiece, anche se ci siamo molto vicini. Il motivo? Beh ok che è un buonissimo album, anche se è sempre quello che gli Hypocrisy ci propongono a distanza di 4-5 anni, quindi buono ma non perfetto.

-Marco




lunedì 25 marzo 2013

Immolation are coming...

Ecco la traccia rilasciata dagli Immolation del nuovo album che uscirà il prossimo 14 maggio.


domenica 24 marzo 2013

Inexistence - Inexistence






Year: 2013
Genre: Ambient/ Atmospheric Black/ Doom Metal
Label: Infernal Hymns Music
Sounds Like: Lìam, Alcest, Peste Noire
Sentence: Wonderful..(8,5)

Gli Inexistence, una one-man band black metal argentina il cui nome è già tutto un programma, tornano alla carica dopo il loro ultimo EP/mini - CD “Chapters of Isolation” per continuare a meravigliarci con delle melodie glaciali e deprimenti quanto meravigliose.
Questo album, come i precedenti, si tiene su una linea Atmospheric Black Metal con degli elementi Shoegaze e Doom …insomma, un lavoro non da poco!
Il disco si apre con una traccia strumentale, chiamata “Distant” che già ci fa capire con che tipo di disco abbiamo a che fare. L’album procede bene o male sulla stessa linea, sempre con tracce molto atmosferiche con elementi tipici del DSBM ( Depressive Suicidal Black Metal ), come la voce che è sempre piena di sofferenza e di emozione , i riff e gli arpeggi sono molto curati e rifiniti e ci fanno intuire che siamo davanti ad un song-writing di grande livello. Inoltre i passaggi dai riff puliti a quelli distorti non sono mai traumatici, ma avvengono in maniera molto naturale.
In più ogni singola traccia è capace di esprimere delle emozioni uniche, ogni singola nota, urlo, rullata riesce a trasmettere un’emozione differente, e ti costringe ad ascoltarlo fino alla fine senza perdere neanche un passaggio, ed è proprio qui che sta la sua bellezza, durante l’ascolto non vi verrà mai in mente di cambiare canzone, la bellezza di quest’opera è ipnotica. Questo disco va ascoltato per intero, non si possono prendere pause, è un viaggio e va vissuto come tale, in totale rilassamento; certo, si tratta di un lavoro molto elaborato ( mischia Doom, DSBM, Dark Ambient e Shoegaze ) e ci vorranno diversi ascolti per assimilarlo del tutto, soprattutto per chi non è un appassionato del genere, ma vi posso garantire che questi saranno i 39 minuti migliori della vostra vita .. O almeno spero che lo siano per voi come lo sono stati per me.


-Alessio





sabato 16 marzo 2013

Left For Dead - Exit Humanity






Year: 2012
Genre: Death/Grind Metal
Label: Nice to Eat You Records
Sounds Like: Cattle Decapitation, Dead Infection, Pig Destroyer
Sentence: Stì cazzi.. (7)

Se vi dico Left For Dead, che cosa vi viene in mente? Bhè, mi pare ovvio che chiunque di noi pensi al famosissimo sparatutto di casa Valve Software, ma in questo caso parliamo di una band grind/death proveniente dalla Germania, che dopo aver debuttato con la demo "Brute Force" nel 2010, torna più in foga che mai con questo full-lenght fresco fresco di stagione dal nome "Exit Humanity". Il tutto ha inizio con una intro strumentale abbastanza incazzata e subito dopo, l'apocalisse zombies ha inizio! 10 brani pronti a smacellarvi le orecchie a ritmi di growl e scream che giocano a ping pong in modo violento, mentre guitars e drum fanno il loro sporco lavoro, donando al tutto uno scorrimento degno di nota. La song omonimo della band, a mio avviso una delle migliori, parte con la classica introduzione opaca e maligna per poi esplodere subito dopo in un vortice di budella e sangue con il growl (impossibile da non ricordare) che ti istiga a urlare a squarciagola e dire "Left For Dead!". Passiamo poi a "Excesses" brano che insieme a "Brain Rupture" e "Drop Dead" era presente nella precedente demo ed è proprio per questo che l'hanno riproposto insieme agli altri due, perché tra quelle 6 tracce presenti nella demo queste sono senza dubbio le migliori, dato che le altre presentavano lacune e ripetizioni esagerate, ma che ce volete fa, era il loro primo lavoro! Parliamo piuttosto delle nuove song, che dai titoli un pò troppo scontati, fanno del lavoro complessivo un buon risultato. Ma entriamo nei particolari, "Kill All Humans" con una intro che sembra somigliare a degli spari rivolti a zombies, ci immedesima subito nella parte, fino ad arrivare al finale azzeccatissimo dove si sente più volte ripetuto Kill all humans, mentre parte un brevissimo assolo taglia ossa! p.s.dal titolo si capisce che stì tedeschi fanno la parte degli zombies. Passiamo poi a "Redeemed By Death", brano abbastanza classico nel complesso, con uno stacco di guitar e il solito ripetersi del nome della song (direi che a stò punto ci puntano molto) ed infine arriviamo a "Reverse Food Chain", dove come nella precedente "Drop Dead" sono presenti armonici artificiali in abbondanza, per mio gran piacere. Senza troppi indugi, dico che questa "Reverse Food Chain" è la mia preferita in assoluto e quella che ho più gradito tra le new entry perché oltre ad avere un assolo mozzafiato, mostra tutto quello che un brano death deve avere oggi. Bhè, questo album però non è tutto rose e fiori, ma proprio per un niente! Presi singolarmente i brani so anche carini, ma ad ascoltarlo ho quasi sofferto, dato che i pezzi si assomigliano troppo e la durata (oltre 30 min.) è secondo me esagerata per un disco che tra il genere proposto presenta il grind. Troppo poco per parlare di un album che la gente se lo va a riascoltare dopo 2 giorni. Peccato perché di tracce da ricordare ce ne sono, ma l'album va giudicato per quel che è nel complesso e questo presenta molta somiglianza tra i pezzi e scarsa originalità. Per quanto riguarda l'artwork, penso che ormai sia diventato più difficile fare quello che le song, stronzate a parte questo è molto inerente al disco, ma è di un "visto e rivisto" pauroso.

-Marco