Year: 2013
Genre: Progressive Metalcore
Label: Basick Records
Sounds Like: Periphery, The Haarp Machine
Sentence: A wonderful travel (9)
Dopo ben 4 anni ritroviamo, con mio grande piacere, gli inglesi No Consequence che si ripresentano nel panorama del metal mondiale, forti di aver già dato solide conferme con "In The Shadows of Gods". Devo dire che se mi avessero detto che dovevo aspettare 4 anni per ascoltare una perla del genere, avrei risposto che ne avrei aspettati anche 5 o 6 per quanto ne vale la pena. Questi anni sono serviti per crescere, per maturare, per perfezionare il sound e per imballare questo ottimo prodotto che oggi andremo bene o male ad analizzare. Ragazzuoli ve lo dico prima di cominciare: abbiamo davanti a noi forse il migliore disco che questo 2013 ci possa regalare. Sprazzi di Djent alla Periphery, classico Metalcore con tanto di breakdown e riff pieni di scanalature, vocal che si sà misurare sia sul pulito che sul growl senza perdere fiato, chitarre avvolgenti che ti prendono sia sui riff distorti che su quelli puliti e non ti mollano fino alla fine dell'album. Sono davvero rimasto a bocca aperta davanti a certe melodie mescolate con la giusta enfasi che la band in questione sà offrirci in maniera esemplare. Devo dire che la Basick Records ha avuto la giusta illuminazione e saggezza nell'ingaggiare questi ragazzi e dar loro la possiblità di rilasciare un disco del genere. Non citerò tracce, dato che dischi come questi vanno sentiti dall'inizio alla fine, tutti d'un fiato, senza badare traccia per traccia. E' incredibile quante influenze e generi presenti; talmente tanti che lo rendono bello per questo. Ascoltarlo sarà come fare un lungo viaggio emozionante in cui non ci si annoia mai, dove non si perde mai la consapevolezza di dove ci si trova, ma al contrario si viene trascinati da un vortice che presenta molte influenze, che prese singolarmente risultano molto diverse, ma...in questo caso la differenza non si noterà per nulla. Pensando al futuro, spero vivamente che il sestetto in questione non si sputtani con il terzo lavoro, anche perché rimanere a certi livelli non sarà facile. Che dire di più? Quando si sente qualcosa di bello bisogna dirlo! Senza badare a essere troppo contenuti. Basta elogiare le solite band americane (non faccio nomi) che dopo aver sfornato 1/2 dischi decenti, finisce nel fare roba sempre più sentita e con sempre meno passione e potenza emotiva. Sono band come i No Consequence che meriterebbero più appoggio e più supporto da ascoltatori medi di Metalcore/Deathcore e Djent. (UK-America 1-0) Detto ciò, chiudo dicendo che dovete assolutamente prestare un ascolto a questo "Io" e vedrete che non ve ne pentirete.
-Marco