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giovedì 2 maggio 2013

Devil - Gather The Sinners






Year:2013
Genre: Sludge/Stoner/Doom
Label: Soulseller Records
Sounds Like: Pentagram, Saint Vitus, Orange Goblin, Cathedral
Sentence: Already heard...(6)

Attivi dal 2010 i norvegesi Devil propongono uno Sludge-Doom condito con un pizzico di Stoner, dopo aver forgiato ben 2 ep e un lp ci arriva tra le mani "Gather The Sinners", la loro ultima fatica, di produzione a tratti discutibile. Troviamo tra gli ingredienti di base: una settoriale reinterpretazione del verbo "Saint Vitus" suonato in chiave "Pentagram" ma, con atteggiamento "spaccone" alla "Orange Goblin". Giusto il tempo di premere "Play" e veniamo travolti da un riff che è come un blocco di cemento lanciato dal tetto di un grattacielo che ci introduce a "Southern Sun": la prima traccia del disco, con un buon ritornello ma comunque monotona, troppo lunga e scarna. "Beyond The Gate" secondo pezzo ci mostra pienamente l'importanza dei "Saint Vitus" per la band norvegese, la traccia sembra uscita dai B-side di "Born Too Late"; a mio modo più variegata e valida della prima traccia. La terza traccia, ricorda molto gli "Orange Goblin" con qualche sfumatura alla Cathedral sempre ad omaggiare gli "Orange Goblin". "Legacy" con uno spirito più fiammeggiante da veri bikers, ma anche qui parliamo di troppa monotonia. Passiamo a "Restless Wanderer"; in pieno stile Southern con un ottimo ritornello, si dimostra un pezzo valido ed appagante. Ora tocca alla "menestrellata" di "Untitled" la sesta traccia dell'album che pare di stare in una taverna dell'alto medioevo piena di ubriaconi depressi ascoltandola. Settima traccia del disco "Ladies of the night", qui omaggiano pienamente i "Cathedral", molto divertente come traccia, ma direi che mi bastano già loro per quel tipo di genere. Nuovamente come omaggio agli "Orange Goblin", parte "Darknest Day" che si evolve in pieno Doom classe 1980, per trascinarci in seguito alla prima parte di "Mother Shipton": una cavalcata Doom, maledetta e marcia fino al midollo. Ad aprire la seconda parte di "Mother Shipton": uno dei riff più scontati del genere, per fortuna la traccia è musicalmente diversa dalla prima parte e sono legate solo dalla tematica. "Demons On Wheels" l'ottava traccia, cavalcata epica alla "Pentagram" e finalmente emergono abbellimenti e stacchi interessanti. Ora è il turno di "Coffin Regatta" l'inizio sembra "The Wicker Man" (Iron Maiden - Brave New World) suonata da dei rancidi alcolisti per poi prendere una piega piacevole e direi che i cori non guastano; con questa ottava traccia si conclude l'ultima song di questo "Gather The Sinners". Il timbro di tutti gli strumenti, voce compresa, sono sempre gli stessi per tutto il disco, il che non è sempre un male per queste band; ma nel caso dei Devil il loro sound è statico e monotono e soprattutto non compatto.. Fallimentare l'emulazione della batteria stile "Come My Fanatics" (secondo Lp degli Electric Wizard)che invece di dare l'effetto lontananza, sembra che hanno rinchiuso il batterista a suonare dentro una scatola di scarpe. La voce è parecchio monotona, il timbro è sempre lo stesso e non c'è espressività, viene eseguito tutto il disco alla stessa identica maniera. Le chitarre e il basso hanno un fuzz cafone e potente, ma privo di armoniche. I soli risultano freddi come la voce ed hanno i stessi suoni per tutto il lavoro. Come disco lo trovo troppo ripetitivo (troppo ripetitivo anche per i canoni del genere), i brani sono troppo statici e già sentiti, anche se tutto sommato, e tanto per trovare qualcosa di buono, i cori ed i ritornelli sono molto d'effetto.

-Pootchie


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