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mercoledì 21 agosto 2013

I Killed Everyone - Necrospire







Year: 2013
Genre: Deathcore/Death Metal
Label: Pavement Ententertainment
Sounds Like: A Bloodbath in Boston, Science of Sleep
Sentence: Best Deathcore's album of year! (8)

Prima di recensire qualsiasi band è opportuno fare un ritorno al passato e trovare le principali differenze con questo. Ed oltre due ep ed una demo, abbiamo "Dead Peasants" risalente al 2012, disco godibile con un buon riffing, un abuso incontrastato del drop-tuned e una monotonia un pò eccessiva: così potrei descriverlo in due parole. Ma non è il caso di oggi! Infatti i I Killed Everyone tornano, molto carichi e con la voglia di riscatto, piazzando in studio per la Pavement "Necrospire", full-length a metà tra deathcore e death metal odierno. Beh senza indugi dico subito che questo Necrospire è di gran lunga migliore del precedente lavoro, infatti mostra una strutture molto più complesse ed intriganti; anche dopo ripetuti ascolti l'album riusciva ancora a stupirmi, dei cambi e delle atmosfere che si venivano a creare. Si può anche dire che di scontato c'è veramente ben poco e magari anche quando i nostri lo stanno diventando un po', ti sorprendono con una variazione di sound impressionante, cosicché il tutto ritorna più che orecchiabile. Pur essendo un disco, che secondo me va sentito tutto insieme, senza prendere pause per non perdere il filo conduttore, ho trovato alcune tracce che vale la pena citare. In primo luogo "A Sanguinary Mass" (intro+attacco), l'intro una delle più belle che abbia mai sentito in un album deathcore e l'attacco improvviso, che non ti aspetti ricorda gli A Blood in Boston, anche se rimane molto personale con una musica di sottofondo a reggere il tutto in maniera sublime. Poi "The Devourer Beyond" è la traccia del disco che non ti lascia scampo, tra riffing ultra tenuto a velocità stellare e vocal dell'ottimo Tim O'Brien che cambia con rapidità assurda dal growl allo scream mantenendosi sempre di rilievo. La title track, che come per ogni album che si rispetti, non delude le aspettative: qui vogliono davvero uccidere qualcuno. "Born of the Abattoir" è da citare solo per l'inizio diretto dal batterista Tom Salazar, che dice "cazzo ci sono anch'io!". Per il resto la canzone è retta da un breakdown che varia in continuazione, mentre un'altra chitarra esegue in assolo ripetuto davvero delizioso; chiusura con classico breakdown spacca-ossa. La seguente "State of Filth" potrebbe essere un pezzo dei Science of Sleep. "Antipathy" inizia con un "arpeggio" in pulito molto breve e poi esplode in un breakdown micidiale che non lascia scampo; neanche qua comunque mancano riff tecnici. Ed infine da citare c'è "The Human Error", che credo sia la mia preferita, credo perché nel complesso meritano tutte. Questo disco è la perfetta combinazione tra riff death metal, batteria che segue per la maggior parte linee deathcore e infine un uso parsimonioso della ripartizione del precedente lavoro. Bene, passando alle conclusioni dico subito, senza rimpianti futuri (che ci potrebbero sempre essere non lo nascondo), che Necrospire è il migliore disco deathcore di questo 2013. Non ci credo, l'ho detto! Ma stronzate a parte spero vivamente che la band in questione, con il terzo disco, che è per tutte le band il più ostico, non mandi tutto a puttane, perché dal mio punto di vista per il momento è una delle migliori band deathcore in circolazione. Via io mi vado a riascoltare Necrospire ancora, ancora ed ancora..

-Marco




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