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lunedì 9 settembre 2013

Born of Osiris - Tomorrow We Die ∆live







Year: 2013
Genre: Progressive Metalcore
Label: Sumerian Records
Sounds Like: Between the Buried and Me, Veil of Maya, Volumes
Sentence: Disappointment (6,5)

2007 - 2009 - 2011 - 2013. Puntualità! I Born of Osiris tornano proprio nel 2013, dove già tutti li stavamo aspettando, con un lavoro un pò diverso dai precedenti: "Tomorrow We Die Alive". Ma prima di analizzare questo disco, vediamo brevemente la discografia dei BOO.

-"The New Reign": troppo corto per definirsi un album.
-"A Higher Place": a tratti risulta noioso e poco convincente, gira e rigira ma alla fine resta lì e non decolla mai.
-"The discovery": troppe tracce che nel complesso spengono l'epicità di altre, ma il loro miglior lavoro fino a quì, senza dubbio.
-"Tomorrow We Die Alive": ?

Già dal titolo molto generico, da tipico album metalcore che non lascia il segno, possiamo brevemente intuire la piattezza dell'album. Ma non voglio essere superficiale, giudicando il libro dalla copertina, per cui andiamo a vedere "Tomorrow We Die Alive" come si mostra nel complesso. L'apertura di "Machine", a tratti spettacolare, già ci mostra la mediocrità dei componenti, che pur essendo ben preparati tecnicamente, non spiccano gli uni sugli altri, ma al contrario fanno sembrare tutto troppo facile. I riff sono complessi e tecnici, ma risultano essere  molli e senza vita; solito "ciuf,ciuf,ciuf" di chitarre che non porta a nulla. Il drumming è rigido e quasi mai sporge, il synth invece, probabilmente la parte forte del team, ci regala alcuni assoli e parti atmosferiche molto melodiche. Lasciamo stare poi le outro borderline-dubstep, quasi imbarazzanti a tratti (esempio che i BOO stanno osando troppo). La gente chiamava questo disco prima che uscisse "Discovery 2", e vedendo la strumentalizzazione possiamo anche affermare questa premonizione. Altro problema da non sottovalutare è la monotonia del vocalist e i ganci mancanti, che non ti fanno rimanere in testa nessuna di queste 11 tracce, al contrario degli album precedenti devo dire. La canzone è troppo blanda da ricordare (ad esempio: Mindful), il gancio è semplicemente terribile (Divergency), o il gancio è talmente martellato da stufare l'ascoltatore (Machine). La quarta traccia "Exhilarate" segue sempre la stessa forma: intro melodico di synth, seguito da riff di chitarra sempre simili tra loro, accompagnato da un vocalist urlante. Adesso ditemi come si fanno a memorizzare certe canzoni! Ascoltatelo anche 300 volte, ma non vi ricorderete MAI come fa una canzone rispetto ad un'altra (cosa positiva solitamente, ma in questo caso NO!). Ma non siamo troppo cattivi ed andiamo a tirare fuori il bello da questo album, perché qualcosa da non tralasciare c'è. "Illusionist" è una traccia strepitosa con un riff melodico che ti rimane in testa (ok allora qualcosa di indelebile forse c'è) e con le sezioni strumentali verso la fine che lo rendono il miglior episodio del disco, senza alcun dubbio. Un'altra traccia che cito con fierezza è "Vengance", traccia memorabile con le migliori ripartizioni di tutto l'album. Il resto è un mosciume di riff e synth, ripetuti a manetta fino allo sfinimento, che non valgono neanche l'ascolto. Che dire, sono rimasto molto deluso...pensavo veramente che i BOO finalmente avrebbero sfornato un disco da ricordare, ed invece non è esattamente così. Canzoni che a malapena si distinguono dalle altre, snervante suond della chitarra assolutamente privo di vita. Avessero lavorato più con le ripartizioni, con il synth e con la progressione forse, non stavamo qui a parlare in questo modo. Tuttavia i BOO rimangono un gruppo che sa distinguersi nettamente dagli altri gruppi metalcore ed anche in questo "Tomorrow We Die Alive", ci sono riusciti, ma non come me lo aspettavo. O forse sono io che pretendo troppo, ma vedevo nei BOO del vero talento e invece devo rassegnarmi e metterli nella categoria delle band mediocri. Fatto sta che se si prendono più di 2 anni per fare il prossimo album, non è che finisce il mondo.

-Marco


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