Per l'invio di EP, demo o full-length contattatemi a questo indirizzo: marco-gattini@hotmail.it

giovedì 17 ottobre 2013

The Browning - Hypernova






Year: 2013
Genre: Metalcore/Electronic
Label: Earache/Century Media Records
Sounds Like: Breakdown of Sanity, The Crimson Armada
Sentence: Lack of new elements (7)

Ormai non dobbiamo stupirci più di nulla. La musica continua e continuerà sempre a assumere diverse sfaccettature nel bene e nel male se vogliamo. Anche il metal, genere che agli inizi criticava la musica da console fatta unicamente da una persona che sfrega dei piatti. Ma ormai oggi il metal ha incontrato e sposato l'elettronica, anche se ai fans dell'old school questa cosa non va tanto giù. Bene ed è proprio in questo nuovo genere, che nascono i Browning, band che aggiunge al solito metalcore/deathcore fatto di scream, growl e breakdown, elementi derivati appunto dall'elettronica. Mi era piaciuto molto il loro album di debutto "Burn This World", ed è proprio grazie a quel disco che mi son avvicinato a questo interessante miscuglio di generi. Oggi 2013, si ripresentano forti di una buona fama mondiale, con questo "Hypernova". La formula è sempre quella: breakdown accompagnato da growl, manciata di riff accompagnati da scream metalcore ed elementi di elettronica pura a sfalzare ed a rendere il tutto molto imprevedibile. Proprio lo stesso procedimento che presentava "Burn This World"; per cui non aspettatevi nulla di nuovo, anche perché a parer mio ogni singolo brano di questo disco poteva fare la sua comparsa senza problemi nel precedente. Detto ciò mi sembra inutile analizzare le tracce, dato che direi le stesse identiche cose per ogni cazzo di brano. Tuttavia a me, soggettivamente parlando ovviamente, è piaciuto molto. Le chitarre sono "vive" e si fanno sentire, non aspettatevi nulla di tecnico però; anche la voce di "McBee" crea il giusto ritmo e la giusta frenesia. Le parti di batteria sono abbastanza semplici, per cui nulla da dire e le parti di elettronica, beh quelle sono il top (cosa prevedibile che dite?), arrivano sempre al giusto momento e svaniscono quando i VERI strumenti, devono dominare la scena. Perciò che dire? Ripeto che per me è un buonissimo disco, che fa la sua figura riguardo al genere molto singolare; ascoltatelo senza problemi anche senza ascoltarvi il precedente lavoro, perché la differenza è davvero minima.

-Marco





Nessun commento:

Posta un commento