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lunedì 11 novembre 2013

Dayshell - Dayshell






Year: 2013
Genre: Post-Hardcore
Label: Sumerian Records
Sound Like: Of Mice & Men, Covette
Sentence: Good start (7,5)

9 Febbraio 2012, Shayley Bourget lascia gli "Of Mice & Men" e decide con i suoi due amici Raul Martinez (alla batteria) e Jordan Wooley (al basso) di formare un nuovo progetto chiamato "Dayshell". Il trio di Costa Mesa, California, presenta un post-hardcore che se da una parte non si discosta moltissimo dalle ultime uscite, dall'altra ha dalla sua interessanti punti di vista che fanno di questo album di debutto un album direi quasi unico. L'album inizia con "Not Coming In", singolo di punta dei californiani, uno dei pezzi più alti di questa produzione dove a far da padrona è la voce fuori dal comune di Bourget che ricorda per certi aspetti Chino Moreno dei Deftones. Poi arriva "Share With Me", canzone riarrangiata per l'album in maniera ottimale, dove la batteria di Martinez fa il suo dovere più che egregiamente. Di questa canzone è stato fatto un music video e devo dire che è davvero esaltate a mio parere. Un altro punto alto è rappresentato dalla traccia "Hail To Queen" dove oltre alle ottime strofe e ritornello si accompagna uno spettacolare bridge di Shayley, seguito da una batteria e un basso che fanno letteralmente salire la carica e l'adrenalina. Però il punto più alto a mio parere di questa produzione si raggiunge alla traccia 9, "Useless", in cui il clean di Bourget tocca uno dei punti più alti mai raggiunti dal vocalist, e il paragone con i Deftones qui si sente ancora maggiormente, rendendola una canzone perfetta; nulla da invidiare ad una qualsiasi delle canzone degli Of Mice & Men. Non è tutto oro quel che luccica, infatti l'album ha delle stonature e si trovano nelle traccie cosiddette "soft", quali "A Waste Of Space" e "When You Fall Asleep Tonight" che a mio parere rovinano un'esperienza che sarebbe stata eccezionale, perché una traccia più tranquilla ci potrebbe stare, ma due già incominciano a farti storcere il naso. Alla fine della fiera, cosa dire di questo album di debutto? E' assolutamente un album fuori dal comune, dove la voce di Shayley Bourget si comporta in maniera superlativa, comunque siamo lontani da considerarlo un capolavoro, infatti a mio parere manca una certa maturazione e innovazione, nel senso che è ancora troppo ancorato alle uscite precedute da questa, (vedi I See Stars-compagni di etichetta, gli A Day To Remember e gli A Skylit Drive) comunque i punti su cui prendere spunto e ricominciare a lavorare ci sono eccome, vedi lo stile musicale, simil-Deftones come già citato e la voce di Shayley Bourget che rimane a mio parere una delle migliori nel panorama del post hardcore. Come inizio è di buon livello, ma si può osare di più! Con queste premesse chiudo. Alla prossima Dayshell e...chissà se Shayley e gli Of Mice & Men ci ripensano...

-Mattia Zaccheroni


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