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lunedì 1 aprile 2013

Suffocation - Pinnacle of Bedlam






Year: 2013
Genre: Brutal Death Metal
Label: Nuclear Blast
Sounds Like: Hate Eternal, Suffocation
Sentence: Accepted for what they are! (7)

Ed eccomi quà a recensire una delle mie band preferite in assoluto, i Suffocation! Ormai non più
giovanissimi, i padri del Death Metal tecnico tornano in studio per offrire a tutti i loro fans un nuovo lavoro, Pinnacle of Bedlam. Partiamo dal presupposto che quando band storiche tornano in studio dopo aver sfornato album che sono l'apice del genere che fanno, la maggior parte dei fans, scettici che potrebbe essere un buon disco, lo giudica subito in negativo, dando pregiudizi che nella maggior parte dei casi non stanno neppure in piedi. Ma tralasciando episodi come i Morbid Angel con "Illud Divinum Insanus", l'album in questione è tutto da vedere! Allora, eravamo rimasti a "Blood Oath" album che mostrava partiture più groovy e moderne tipiche del Deathcore, con riff più semplici e tempistiche moderate, cose che voi fans di vecchia data avete "ovviamente" criticato, perché non vi evolvete dal punto di vista musicale e non accettate neppure se una band come i Suffocation, dato che siamo nel XXI secolo, presenti del suond moderno nel suo arsenale! Vabbeh, problemi vostri. Comunque sia e aggiungerei per vostra fortuna, gli americani in questione sono tornati con un nuovo lavoro estremamente tecnico e brutale fino al punto giusto. E' incredibile come Terrance Hobbs e Guy Marchais creino riffs così ultratecnici dopo 25 anni di carriera nel campo del Death Metal! Ma entriamo nei particolari e analizziamo il disco per quello che è in verità.  Già dall prima traccia "Cycles of Suffering" veniamo catapultati in quel che prima cercavo di farvi capire, ovvero riff ultratecnici e assolo mozzafiato, mentre il drumming di Dave Culross mantiene il passo senza problemi e si rende anche più vario di quello di Smith. Passiamo poi a "Purgatorial Punishment" altro brano pieno di tecnicismi e cambi di tempo assurdi. Nel complesso troviamo ancora alcuni break-down tipici del Deathcore anche se a differenza dei Cryptopsy di oggi sembra nulla. Seguiamo con "Eminent Wrath" uno dei migliori insieme alla title track, con un inizio dove le chitarre viaggiano su sweep travolgenti e il tutto viene seguito da un gran ritornello, tipico dei vecchi Suffocation. "As Grace Descends" presenta riff abbastanza thrash, anche se quelli tecnici non mancano neanche qui. “Sullen Days” è la prova che i Suffocation non sono più chitarre distorte e batteria a 240 bpm, ma sanno anche offrire un intro di chitarra pulita senzazionale! Procediamo poi con la tanto attesa title track, che se devo descrivere con un aggettivo, direi "completa", riff che ti prendono, assolo da paura e finale azzeccatissimo. Infine troviamo 4 brani che non sono tutto questo che e mi hanno fatto storcere un pò il naso, visto che fino alla title track l'album mi stava piacendo davvero molto! Quindi reputo Pinnacle of Bedlam un buonissimo lavoro, sfornato da un'altrettanto (ancora) buonissima band. Ascoltatatelo se siete amanti dei tecnicismi e dei lavori elaborati. Per quanto riguarda gli scettici, consiglio un ascolto per far capire loro che i Suffocation nonostante siamo nel 2013, spaccano ancora i culi! Ribadisco il mio dispiacere per il finale, perché se si attenevano ai 6 brani precedenti parlavamo di uno dei migliori dischi Death dell'anno.

-Marco






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