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lunedì 29 luglio 2013

7 H.Target - Psy Slam Damage






Year: 2013
Genre: Technical Brutal Death/Slam
Label: Coyote Records
Sounds Like: Acranius, Extermination Dismemberment, Abhorration
Sentence: Slaughter nonsense win (8)

Dalla Russia con furore tornano i 7 H.Target, che dopo un anno dall'ultimo lavoro, "Fast-Slow Demolition", si ripresentano nel panorama brutal mondiale con questo "Psy Slam Damage". Rispetto a quell'album i 7 H.Target sono migliorati molto, rendendo la qualità decisamente più nitida e pulita ed andando a moderare i tempi di "baccano" assurdo che lo caratterizzavano in  parte. Questo potrebbe essere considerato come pro o come contro, io la vedo come una cosa positiva dato che quel disco, ok che non era male, però tendenzialmente era troppo ripetitivo e tornava sempre sulle stesse linee, variando pochissimo. Altra cosa da sottolineare sono le aggiunte di effettistiche che non fanno parte del sound: una scelta azzeccatissima, per spezzare il ritmo e per riprendere fiato. E' vero che erano presenti anche in "Fast-Slow Demolition", ma rispetto a quest'ultimo lavoro, erano molto più rare. Infine anche la durata potrebbe essere un fattore che mi ha fatto adorare più questo che l'altro, dato che una differenza di diciotto minuti netti, non può passare inosservata; invece questi venti minuti scorrono che è una meraviglia e l'album di per sè, si assembla benissimo anche dopo un solo ascolto. L'analisi delle tracce ve la scordate: alla fine è slam cazzo! Uno slam piacevole, che presenta molte influenze che variano dal grind al technical death, ma è pur sempre slam putrido e assordante. Tuttavia i momenti che più ho apprezzato di questo disco sono sicuramente lo stacco prolungato di basso in "Grenade In The Hand", la intro e l'attacco smaciullacervelliidroconvulsionati di "Gun In-Cunt" e la traccia "Metro. Tetsuo vs. Woman, Psy Slam Damage" con repentini cambi di tempo, urla e note stonate che sono la ciliegina sulla torta. Il resto è tutto slam classico, ma sempre con l'aggiunta di variazioni che sono l'identikit della band. Questo trio ha idee, tante idee e sa anche in qualche modo metterle in pratica in maniera sistematica e catturante. Veramente un buonissimo disco slam, con un sacco di influenze che sono perfette e ben dosate per non far annoiare l'ascoltatore, ma al contrario tenerlo attaccato e alle cuffie con un ardente voglia di andare avanti.
p.s. se dopo i primi sette secondi di "Grenade In The Hand" non vi prende una paralisi isterica: o siete degli alieni o avete il volume al minimo.

-Marco





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