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mercoledì 10 luglio 2013

Black Tongue - Falsifier (EP)






Year: 2013
Genre: Hardcore/Beatdown/Groove
Label: We Are Triumphant
Sounds Like: Feign, Demolisher, Desolated, The Acacia Strain
Sentence: Suck your slowness! (7,5)

Gennaio 2013 nascono i Black Tongue.
Maggio 2013 i Black Tongue rilasciano il loro primo Ep "Falsifier". E il solo fatto che tra i componenti troviamo il formidabile chitarrista Eddie Pickard (Infant Annihilator,Acrania,Mister Sister Fister) e l'alieno Aaron Kitcher (Infant Annihilator, Mister Sister Fister) vale la pena ascoltarlo e visto che già che ci sono, recensirlo. Cosa ci propongono questi cinque ragazzi di preciso, rimane ancora un mistero, ma dopo diversi ascolti e confronti, posso dire che presentano  un carattere molto groovy ed un sound molto hardcore/down tempo con ritmiche lente e potenti e un vocal deathcore rallentato con molto uso di pig-squel. Sicuramente roba che non siamo abituati ad ascoltare tutti i giorni. Per farvi un pò entrare in sintonia con il sound, immaginatevi l'inquietudine dei "Feign", l'esplosività dei "Desolated" ed il groove dei "Demolisher". Fatto? Bene, avrete i Black Tongue. Ma ora entriamo nei particolari ed analizziamo i 6 brani che compongo l'ep. Subito veniamo colpiti da "H.C.H.C." con una intro in mezza dissolvenza e poi l'entrata delle guitar distorte più che mai con colpi frazionari di batteria e vocal che si presta su un growl che nasconde voci pulite tipiche del Metalcore. Il seguente brano "Fauxhammer" è bene o male sulla stessa linea, sempre parti medio-lente, che non prendono mai il via e breakdown spezza-ossa ripetuti all'infinito. Successivamente "A Pale Procession" si impone con un riff molto orecchiabile e con vocal che parte fremito su un pig-squel, per poi andare a rifugiarsi nel solito scream-growl hardcore. La prossima traccia "Ire Upon the Earth" inizia in modo molto inquietante, per poi esplodere ed andare a fare compagnia alle altre song per come è strutturata, anche se poco dopo la metà troviamo un improvviso accelleramento che spezza il metronomo che eravamo abituati a sopportare poco prima. Penultima traccia "Falsifier", brano del tutto riconducibile ai "The Acacia Strain" per quanto riguarda il fattore efficacia e Beatdown. Infine per chiudere in bellezza abbiamo "Voices" altra traccia piena di Down-tempo e Beatdown che non si lascia nulla alle spalle per compattezza e cattiveria emotiva. Se il buongiorno si vede dal mattino, questi ragazzi la sanno lunga su quello che fanno, dato che lo fanno in maniera impeccabile, risultando "originali" a tratti e distinguendosi in certi punti dai gruppi fino ad ora citati. Un genere molto particolare che si è venuto a creare negli ultimi anni, prendendo come genere base il deathcore, e non a caso i componenti ne sanno qualcosa di questo genere. Un gruppo che è la speranza ardente nell'underground più cupo e desolato. Che dire? Aspetto ansioso il full-length, perché dalle aspettative e dalle voci che girano, ma soprattutto da questo "Falsifier", già so che non sarà deludente.

-Marco



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