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mercoledì 17 luglio 2013

Severe Mutilation - Spawn of Hatred






Year: 2013
Genre: Death Metal
Label: Independent
Sounds Like: Decapitated, Dying Fetus, Napalm Death
Sentence: Overall good job (7.5)

Nati nel 2008, i portoricani Severe Mutilation tornano a distanza di 3 anni dall'ultimo "Infernal Putrefaction". Netto miglioramento, visibile subito dopo i primi minuti del disco; i ragazzi hanno lavorato molto per migliorare il sound e trovare diverse idee per variare e non sembrare piatti. La prima cosa che si nota però è la qualità vocale, anch'essa migliorata notevolmente. E ci sono riusciti alla grande! Infatti questo "Spawn of Hatred" risulta essere molto piacevole all'ascolto, un buon disco che scorre bene e non si inceppa per nessuno motivo. Andiamo ad analizzare le tracce. Si parte subito con un "God is Not Here", classica intro con parlato e inquietudine trasmessa dalle musiche di sottofondo: che ormai viene usata per il 90% da album death/grind. E poi il devasto. "Practice What You Preach" brano molto catchy con riff interessanti ed evidenti influenze alla old Decapitated, la title track ricorda vagamente i Dying Fetus, con cantato "soffocato" e chitarre che prendono la scena per pochi secondi venendo successivamente accompagnate dal resto della troupe. Anche questo molto divertente. "Unholy Inquisition": quà, se ancora non si era capito prima, si  vede subito il dual vocal, tra scream e growl; variazione che era poco presente nel precedente "Infernal Putrefaction". "All Respect For Life is Lost" brano dal titolo pesante che segue la semplice logica: 240 bpm a tutto mosh! "The Faceless Horde" brano che ci riporta indietro nel tempo, facendo risuscitare i grandi del  passato quali Entombed e Napalm Death su tutti. "I Kill for God" è il classico brano smaciulla-ossa presente solitamente, a metà disco. "Fuck The World And Bring On The Hate", come dice il titolo stesso, spazzerà via tutto senza esitazione e le vostre orecchie non rimarranno deluse da ciò; presenti inoltre qualche riff interessante qua e là e passata la metà, un'atmosfera proprio da fine del mondo. "How The Few Rule The Many", qui sorprende il fatto che nonostante sia un disco estremo e brutale, le parti vocali si riescono a comprendere molto facilmente e i testi a seguire con estrema facilità. "My Misery Shall Be Your Tragedy" è l'ultimo tassello che compone il disco; altro brano che presenta molte influenze old Decapitated. Bene, il metal buono è ovunque, anche in Porto Rico! Con la speranza che questi ragazzi trovino al più presto una label con cui prendere il proprio lavoro più seriamente, consiglio caldamente questo "Spawn of Hatred" ai fans della vecchia scuola e non, perché è un lavoro che farà arrizzare i capelli ad ogni deathster.
p.s. Ringrazio la band per avermi fornito tutto il materiale necessario.

-Marco



 

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