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lunedì 8 luglio 2013

Abyssal Flames - Carnal Devastation (EP)






Year: 2012
Genre: Old School Death Metal
Label: SBRT Records
Sounds Like: Unburied/Obituary/Autopsy
Sentence: There is to work (6)

Dopo svariati cambi di line-up, gli Abyssal Flames trovano finalmente il giusto batterista per iniziare la composizione dei pezzi. Fatto ciò, entrano subito in studio per registrare il loro primo tassello "Carnal Devastation". Prima di iniziare, è lecito dire che dato che i Nostri fanno Death metal in stile vecchia scuola il fattore originalità manca a prescindere, anche se nonostante ciò, questi ragazzi provano a dare alle canzoni quel qualcosa in più, in modo da farle, almeno in parte, distinguere dalle classiche. Si parte con "Apocalypse From The Abyss", una intro di circa 40 secondi, piena di atmosfere che trasmettono all'ascoltatore inquietudine e timore. Subito dopo, ad aprire la danze, abbiamo "Wasted By Insanity" che parte con un riff molto sporco e "maligno" per poi continuare sulla stessa linea esaltando la caratteristica groovy, mentre batteria, vocal e basso fanno la loro entrata. Già da questa song possiamo capire cosa gli Abyssal hanno in mente di fare: uso di una sola chitarra (che loro stessi precisano, dicendo: "perché serve a scrivere brani più diretti e d'impatto"), basso sulla linea della chitarra, voce putrida stile Obituary, Autopsy e batteria naturale senza uso di trigger. Ma non perdiamoci in chiacchiere e proseguiamo ad analizzare i restanti quattro brani. "Altered Blood" è il classico pezzo old school suonato tutto a gran velocità, sicuro e d'impatto: una sicurezza per questo genere. Subito dopo abbiamo "Drowned" che è l'opposto del precedente; riff lenti e strazianti accompagnati da un vocal esasperato e dalla batteria che segue ogni singola nota che esce dalla chitarra. La title track "Carnal Devastation" è il brano più classico e ovvio di questo genere; chitarra che apre la canzone in maniera lenta, ma che poi si scatena, mentre si sentono blast a non finire e cantante che può veramente dare il meglio di sè. Infine a chiudere l'ep, abbiamo "Divine Punishment", brano sempre sulla stessa riga dei precedenti, con uno stacco di basso a metà, molto interessante. Per quanto non sia molto originale, questo ep, nel suo quarto d'ora di durata, prova a variare ed a cercare di sembrare diverso, in modo che così le tracce non risultino tutte uguali. Anche se l'impresa è ardua e purtroppo non sempre i Nostri ci riescono. Tutto sommato però, essendo un'amante di queste tonalità, reputo l'ep un mediocre inizio e consiglio alla band in questione di non ispirarsi al materiale appena recensito per quanto riguarda il full-length, ma di cercare di variare il sound cercando più sintonia, dato che i musicisti in questione sono ben preparati ma non hanno ancora quell'"attacco", fondamentale per riuscire a comporre ottime canzoni. 
p.s. Ringrazio la band per avermi fornito tutto il materiale necessario.

-Marco





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